È legittimo il provvedimento con il
quale nel giugno 2017 il Consiglio dei ministri, su proposta
dell'allora presidente Paolo Gentiloni, deliberò lo scioglimento
del Consiglio comunale di Sorbo San Basile (Catanzaro) per
infiltrazioni della criminalità organizzata. L'ha deciso il Tar
del Lazio respingendo un ricorso dell'ex sindaco Luigi Riccelli
e di ex amministratori e consiglieri comunali. L'accesso agli
atti del comune era stato disposto dal Prefetto di Catanzaro
sulla base di elementi che avevano portato a ipotizzare
condizionamenti da parte della 'ndrangheta nell'attività
dell'ente e dopo l'assassinio di un imprenditore avvenuto nel
luglio 2016. Per il Tar le risultanze delle indagini riportate
nella relazione del Ministro dell'Interno "disegnano, come
rileva il Ministro, un quadro di irregolarità e di affidamenti
fiduciari, intervenuti in costanza dell'amministrazione eletta
nel 2015, che è tipico degli ambienti infiltrati dal fenomeno
della criminalità organizzata".
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