(di Lara Sirignano) La polizia mette
nero su bianco che è un boss pericoloso. I sette ergastoli per
mafia e omicidi che sta scontando al 41 bis "raccontano" la sua
caratura criminale. E il recente passato - nel 2012 ha rotto il
naso di un magistrato durante un interrogatorio - dovrebbero
confermare il quadro. Ma per il giudice di sorveglianza di
Sassari il boss Domenico Gallico, capomafia della 'ndrina di
Palmi, può avere un permesso per andare a trovare la madre
malata. Anche lei ergastolana, a casa dopo il differimento
dell'esecuzione della pena per motivi di salute. La decisione
del magistrato sardo ha suscitato l'allarme degli investigatori
anche perché l'incontro tra il boss e la donna avverrà, seppure
con un enorme spiegamento di agenti penitenziari, a Palmi. La
madre di Gallico, Lucia Giuseppe Morgante, 91 anni, è stata
condannata all'ergastolo per associazione mafiosa e omicidio.
Nel referto del medico che ha visitato l'anziana si esclude
peraltro che questa sia in pericolo di vita, pur dando atto che
le sue condizioni fisiche non sono buone. Nella decisione del
magistrato di Sassari, "vistata" dalla procura della città, si
dà atto dell'allarme lanciato dagli investigatori sui rischi
della concessione del permesso. "La madre di Gallico - scrive il
magistrato riportando un'informativa del commissariato di Palmi
- si è dichiarata disposta a ricevere il figlio per un eventuale
permesso: la stessa abita in un palazzo sottoposto a confisca
insieme al figlio Carmelo, pluripregiudicato, ora sottoposto
alla sorveglianza speciale. Il genero Vincenzo Misale ha
l'obbligo di presentazione ai carabinieri e l'obbligo di dimora
nello stesso comune". La concessione del beneficio, per gli
investigatori, "è sconsigliata temendosi tra l'altro un
possibile tentativo di evasione alla luce della caratura
criminale del boss, capo dell'omonima 'ndrina e responsabile di
numerosi omicidi". "La Dda di Reggio Calabria - dà atto lo
stesso magistrato di sorveglianza - reputa l'eventuale permesso
assolutamente rischioso trattandosi di detenuto estremamente
pericoloso che ha dato prova di avere approfittato di ogni
minimo spazio di libertà per commettere atti illeciti". Il
riferimento è all'aggressione subita dall'ex pm della Dda di
Reggio Calabria Giovanni Musarò a cui, durante un
interrogatorio, il boss ruppe il naso. Ma per il giudice di
Sassari, viste le gravi condizioni cliniche della donna, che
potrebbero precipitare da un momento all'altro, negare a Gallico
il permesso renderebbe la carcerazione contraria al senso di
umanità.
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