Il meccanismo bonus-malus varato in Italia dall'attuale Governo - e che è stato attivato lo scorso primo marzo con l'istituzione dell'ecotassa per le auto che emettono oltre 160 g/km di CO2 e degli incentivi per quelle classificate green sotto ai 70 g/km - non centra l'obiettivo fondamentale, cioè quello di portare verso i limiti stabiliti dalla Ue per il 2021 con una riduzione a 95 g/km di CO2. Lo ha detto oggi a Milano il DG di Hyundai Italia Andrea Crespi, a margine della presentazione di numerose iniziative che puntano ad accompagnare l'automobilista verso le prossime scadenze ambientali. ''I dati sul primo trimestre mostrano che le emissioni di CO2 a livello Paese sono aumentate del 7% - ha ribadito Crespi - e questo deriva dalla irrazionale demonizzazione del diesel e che va esattamente nella direzione opposta favorendo i benzina che emettono più CO2 dei motori a gasolio''. Crespi, che rappresenta in Italia il marchio coreano Hyundai che fa parte del quinto Gruppo automobilistico al mondo, ha ribadito che ''il sistema bonus malus studiato dal Governo attuale può dare una soluzione ai problemi ambientale premiando la sostituzione con modelli a impatto zero ma non aiuta la sostituzione del parco circolante vetusto, quello che genera l'inquinamento più pericoloso''. Il DG di Hyundai Italia ha anche sottolineato come clienti e rete commerciale di tutte le marche stiano soffrendo perché ad oggi ''il Governo non ha fornito le regole per godere dell'ecobonus, ma solo quelle per pagare il malus''.