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Piacenza, due arresti per aggressione cc

scontri piacenza

Piacenza, due arresti per aggressione cc

Uno a Pavia e uno a Torino, protagonisti scontri di sabato

PIACENZA, 15 febbraio 2018, 21:35

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I presunti autori dell'aggressione di sabato scorso ad un carabiniere durante una manifestazione a Piacenza, sono stati arrestati dalla Polizia e dai carabinieri. Si tratta, secondo quanto si apprende, di tre persone che sono state individuate in seguito alle indagini delle Digos di Piacenza, Torino e Modena.
    Gli arresti sono scattati a Pavia, Torino e Modena, dove abitano i tre accusati. Il primo avrebbe sottratto lo scudo al militare e poi lo avrebbe utilizzato per colpirlo più volte. Le indagini avrebbero inoltre accertato che il manifestante bloccato a Torino sarebbe la persona che, dopo aver colpito ripetutamente con un'asta di una bandiera i carabinieri che stavano fronteggiando il corteo, avrebbe fatto lo sgambetto al militare, facendolo cadere in terra.
    La manifestazione era stata organizzata per protestare contro l'apertura di una sede di CasaPound in città.

   Aveva un appartamento e lavorava a Piacenza, in un'azienda di logistica, Moustafa Elshennawi, 23enne di origine egiziana arrestato ieri per la brutale aggressione a un Carabiniere durante gli scontri di sabato scorso in centro a Piacenza. Dopo essere stato individuato a Belgioioso, nel Pavese, nella serata di ieri Polizia e Carabinieri lo hanno portato a Piacenza. Arrivato in caserma, è stato sottoposto a fotosegnalamento e trasferito nel carcere delle Novate.

   E' stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla procura e firmata dal Gip di Piacenza con le accuse di rapina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, violenza privata e lesioni aggravate in concorso sulla scorta delle indagini coordinate dal pm piacentino Roberto Fontana: una linea selettiva, quella della Procura, mirata a ottenere le misure cautelari su chi effettivamente ha preso parte all'aggressione del brigadiere, ovvero chi lo ha fatto cadere, chi lo preso a calci e chi lo ha colpito con il suo stesso scudo, rapinandolo del suo manganello. Nella notte è stata anche perquisita la dimora del 23enne nella zona della stazione a Piacenza. Qui è stata sequestrata la bandiera del sindacato Si Cobas, al quale pare che l'arrestato sia iscritto, indossata durante la manifestazione, anche questa ritenuta una prova importante a carico dell'egiziano. Soddisfazione nelle parole del questore di Piacenza Pietro Ostuni e del Comandante dei carabinieri Corrado Scattaretico che hanno sottolineato il lavoro congiunto fra polizia e carabinieri di Piacenza e di Torino.

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