STRASBURGO - Arresti arbitrari e detenzioni di minoranze etniche, giornalisti e difensori dei diritti umani in Cina, Bielorussia e negli Emirati Arabi Uniti. E' quanto hanno denunciato oggi gli europarlamentari approvando tre diverse risoluzioni: Bielorussia e Cina per alzata di mano ed Emirati Arabi Uniti con 322 sì, 220 no e 56 astensioni.
La Plenaria di Strasburgo ha chiesto alla Cina di porre fine alle detenzioni arbitrarie di massa di minoranze nella regione dello Xinjiang degli uiguri, kazachi e altre minoranza, sollecitando Pechino a chiudere tutti i campi e centri di detenzione nella zona, ed esprimendo profonda preoccupazione per i casi di molestie e intimidazioni degli uiguri all'estero.
Quanto alla Bielorussia gli eurodeputati hanno deplorato la continua politica repressiva e antidemocratica contro i giornalisti, condannando le detenzioni e le vessazioni e disapprovando fortemente i recenti emendamenti adottati dalla legge sui media del paese. Tale "repressione ostacola qualsiasi rapporto più stretto con l'Ue e una più ampia partecipazione al partenariato orientale", hanno sottolineato gli eurodeputati. Strasburgo ha anche chiesto il rilascio immediato e incondizionato dei prigionieri politici Mikhail Zhamchuzhny e Dzmitry Paliyenka e sollecitato l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini a monitorare lo stato sulla libertà dei media in Bielorussia.
Sugli Emirati Arabi Uniti, l'aula di Strasburgo ha chiesto la liberazione immediata e incondizionata del prigioniero di coscienza Ahmed Mansoor, esprimendo profonda preoccupazione per le sue condizioni di detenzione. La risoluzione ha inoltre sollecitato gli Emirati Arabi Uniti a riesaminare varie leggi interne, tra cui l'antiterrorismo e i reati informatici, dal momento che sono ripetutamente utilizzate per perseguire i difensori dei diritti umani.
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