''Quando in una regione come le Marche c'è una crisi bancaria enorme, dell'ordine di un miliardo di euro, si può parlare di un territorio impermeabile al pericolo mafioso? Io credo proprio di no''. Il procuratore generale presso la Corte di Appello di Ancona Sergio Sottani ha fatto riferimento al crac dell'ex Banca Marche parlando ad un convegno sul Codice degli appalti per la ricostruzione post terremoto. ''Le Marche - ha aggiunto - devono stare molte attente ai fenomeni di corruzione e penetrazione di capitali mafiosi. Non c'è il racket? Ma in alcuni casi il controllo del territorio non è necessario, è la velocità di riciclaggio dei capitali il fenomeno più importante da tenere d'occhio''. E già nel 2105, ha ricordato, una relazione della Dna indicava importanti collegamenti con le Marche di soggetti legati alle mafie.
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