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Kosovo: Occidente invita a non boicottare Tribunale Guerra

"A rischio tutto quello che il paese ha ottenuto finora"

05 gennaio, 18:07
(ANSA) - TRIESTE - Le ambasciate di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia a Pristina si sono dette "profondamente preoccupate" per i tentativi promossi dai parlamentari del Kosovo di abolire la legge che ha istituto a L'Aia un tribunale speciale per giudicare i crimini commessi durante la guerra del 1999.

"Simili mosse chiamano in causa l'impegno del Kosovo nel rispetto dello stato di diritto e mettono a rischio tutto quello che il paese ha ottenuto finora", hanno dichiarato i cinque Stati in una nota. "Condanniamo una simile scelta. Chiunque la supporti sta mettendo a rischio la partnership fra il Kosovo e i nostri paesi", aggiunge il comunicato.

Il tribunale dovrebbe operare a L'Aia, con personale internazionale ma attenendosi alla legge del Kosovo. Il suo ruolo è finalizzato a giudicare i crimini commessi durante e dopo il 1999, inclusi omicidi, rapimenti, detenzioni illegali e violenza sessuali. Imputazioni che potrebbero coinvolgere figure di spicco dell'Esercito di liberazione, oggi impegnate in politica. Le prime udienze dovrebbero tenersi nel 2018.

La Corte, istituita su pressione degli alleati occidentali di Pristina, è fortemente criticata in Kosovo dove i combattenti dell'Uck sono visti come eroi. L'iniziativa di revocare la legge è condotta dall'attuale coalizione di governo. Il primo ministro Ramush Haradinaj ha ammesso in un'intervista che la cancellazione della norma avrebbe ripercussioni nelle relazioni del paese con la comunità internazionale, ribadendo tuttavia che il suo partito continua a opporsi all'istituzione del tribunale, come fece in occasione del voto in parlamento.

Le cinque ambasciate occidentali hanno inoltre stigmatizzato la decisione assunta dal presidente Hashim Thaci di graziare tre ex componenti dell'Uck per aver ucciso una famiglia nel 2001.

(ANSA).

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