Intimidazioni, minacce, manichini da
film horror: sono di questo tenore, secondo le accuse, i
rapporti che un ex pentito di camorra, trasferito a Torino dopo
aver chiuso i conti con la giustizia, trattiene con i suoi
vicini di casa. Al punto che ora è processato per stalking
condominiale. "Falsità ed esagerazioni", ha replicato. "Forse -
ha aggiunto - qualcuno vuole infangarmi sfruttando le cose che
si possono leggere su internet. Ho fatto una vita brutta ma è
roba di 30 anni fa".
Interrogato dal pm Anna Maria Loreto, ha risposto alle
contestazioni spiegando di non avere mai pedinato un'anziana
signora, di non avere mai detto a un condomino 'ti sgozzo', di
non avere mai affrontato con un'accetta un gruppo di persone in
strada, di non avere mai tagliato gomme alle auto. Quanto ai
pupazzi, ha affermato era un modo di celebrare Halloween: "Ai
miei figli piacciono tanto. A Natale mettiamo tanti addobbi che
sembra Disneyland". Il giudice, osservando le immagini, ha
ironizzato: "Rassicuranti ...".
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