"L'evento del 7 luglio
ha le note di un gesto forte nella sua essenzialità. Si comporrà
infatti di due grandi momenti: la preghiera sul lungomare
insieme ai fedeli che vorranno partecipare di persona o in
diretta televisiva, e il momento di riflessione e ascolto
reciproco tra il Santo Padre e i Capi delle Chiese e Comunità
ecclesiali del Medio Oriente, portando ciascuno il proprio punto
di vista, osservazioni e proposte". Così il cardinale Leonardo
Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, in
una conferenza stampa col card. Kurt Koch, presidente del
Pontificio Consiglio per l'Unità dei cristiani, ha descritto
oggi lo svolgimento dell'evento di sabato prossimo a Bari,
l'incontro di preghiera e riflessione per la pace in Medio
Oriente tra il Papa e i capi delle Chiese e comunità cristiane
locali. "Ad una relazione introduttiva - ha spiegato Sandri -,
che è stato deciso di affidare a mons. Pierbattista Pizzaballa,
amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme,
seguirà un tempo di interventi liberi. Tutta questa parte si
svolgerà a porte chiuse. E' previsto che il Santo Padre rivolga
una parola all'inizio della preghiera pubblica e al termine
dell'incontro, quando riaperte le porte della Basilica di San
Nicola, Papa Francesco e gli altri presenti si recheranno sul
sagrato, e libereranno nel cielo delle colombe che saranno state
consegnate loro dai alcuni bambini". "Gesto profetico - ha
aggiunto il capo dicastero vaticano -, perché soprattutto ai
bambini e alle giovani generazioni del Medio Oriente dobbiamo
restituire quella speranza che azioni cattive o la semplice
indifferenza in questi anni ha loro sottratto".
Circa la presenza dei patriarchi delle Chiese orientali
cattoliche del Medio Oriente, ha riferito Sandri - saranno
presenti tutti (copto, siro, maronita, caldeo, armeno) eccetto
il Melkita che sarà rappresentato dal metropolita di Aleppo, e
l'amministratore apostolico del Patriarcato Latino di
Gerusalemme". Per le Chiese ortodosse, ha riferito Koch, saranno
presenti il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo, i
rappresentanti dei patriarchi di Alessandria, di Gerusalemme, di
Mosca, di Cipro, poi il 'Papa' copro-ortodosso Tawadros II, il
patrairca siro-ortodosso di Antiochia, il catholicos armeno Aram
I, il patriarca della Chiesa ortodossa assira, e rappresentanti
della Chiesa luterana e del Consiglio ecumenico delle Chiese.
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