Mobilitare tutti gli iscritti,
gli elettori e la società civile, dentro e fuori dal partito per
la costruzione del programma della Sardegna. Con questo
obiettivo il Pd sardo attiva il lavoro della conferenza
programmatica che culminerà in un evento da celebrare
nell'ultima settimana di ottobre. "E' la nostra scommessa - ha
spiegato oggi il segretario regionale Emanuele Cani - e
cercheremo di vincerla puntando sulla comunicazione sui social,
perché non si può non riconoscere il loro effetto dirompente, ma
anche attraverso i sistemi tradizionali degli incontri sui
territori, faccia a faccia con le persone".
Il processo politico programmatico durerà un mese e si
articolerà attraverso iniziative territoriali nei circoli e
nelle federazioni provinciali del partito dove saranno coinvolti
amministratori, associazioni, terzo settore, iscritti e non. In
queste assemblee saranno trattati una serie di macrotemi già
individuati dalla segreteria regionale: rapporti della Sardegna
con lo Stato, comunità locali, reindustrializzazione della
Sardegna, infrastrutture, istruzione, cultura, sanità e welfare
sardo.
Altri temi potranno essere proposti dal basso sulla base
delle richieste di chi partecipa ai dibattiti. Ogni federazione
provinciale dovrà stilare un documento. Tutti gli atti saranno
raccolti in un unico documento programmatico che sarà illustrato
nella conferenza di fine ottobre. "Sarà la dote che il Pd
porterà alla coalizione in vista delle regionali", ha spiegato
Cani. "Si parte da una fase locale a una regionale che avrà la
funzione di sintetizzare - ha aggiunto il vicesegretario Franco
Sabatini - per arrivare a un progetto che sarà molto
innovativo".
"La conferenza programmatica non sarà un evento secco né una
sala piena - ha voluto precisare Cesare Moriconi, membro della
segreteria e consigliere regionale - ma un seminario politico
lungo un mese".
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