La Corte di Assise di Appello di Bari
ha ridotto dall'ergastolo a 30 anni di reclusione la condanna
inflitta nei confronti del pregiudicato barese Antonio Moretti,
reo confesso di essere stato uno dei sicari del triplice
omicidio del quartiere San Paolo, in cui il 19 maggio 2013
furono uccisi a colpi di Kalashnikov Vitantonio Fiore, Antonio
Romito e Claudio Fanelli. Per Moretti i giudici d'appello hanno
concesso le attenuanti generiche equivalenti alle contestate
aggravanti della premeditazione e del metodo mafioso. Il
triplice omicidio del quartiere S.Paolo del 19 maggio 2013 e
altri due fatti di sangue (l'omicidio del boss del quartiere San
Pasquale di Bari Giacomo Caracciolese, nell'aprile 2013, e il
tentato omicidio del pregiudicato Domenico Cantalice nel maggio
2013), sono già stati giudicati in un altro processo celebrato
con il rito abbreviato. Sia in primo che in secondo grado i
giudici non avevano riconosciuto la contestata aggravante
mafiosa ritenendo quelle vicende "pure vendette".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA