Il pernottamento è nel casale che un tempo apparteneva a Totò Riina. La visita fra i vitigni termina con la degustazione di vini nella cantina "Centopassi". Poi un giro in centro, con sosta nella ex casa di Bernardo Provenzano oggi punto vendita dei prodotti della legalità. Il tour dei beni confiscati a Corleone attira sempre più turisti. Basta andare sul sito "Il giusto di viaggiare" e si sceglie l'itinerario "responsabile" alla scoperta del riuso sociale dei terreni e delle case tolte alle cosche. Il progetto è di Valentina Fiore, amministratrice delegata del Consorzio Libera Terra Mediterraneo. Ecco una buona idea di come fare impresa con i beni sfilati alla criminalità organizzata che in Italia sono oltre trentamila, per un valore di 25 miliardi di euro, così come affermato dalla presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi.
Un patrimonio fatto di castelli, opere d'arte, aziende con 100 dipendenti, Ferrari che, se ben gestito, diventa una risorsa per tutti i cittadini. Ne sono una prova le storie della web serie "Riprendiamoli, sfida per i beni confiscati alla mafia", realizzata dalla redazione dell'Agl, l'Agenzia dei giornali locali del Gruppo Gedi, da Repubblica Tv e dal Visual Desk. Un lavoro che è lo spin off dell'omonima inchiesta del 2016 poi diventata ebook, frutto del lavoro dei quotidiani locali del Gruppo Gedi, della scuola di giornalismo di Urbino e del progetto Confiscati Bene. A distanza di un anno la web serie documenta in quattro episodi la rinascita di altrettanti beni confiscati. Si parte da Altavilla Milicia, Sicilia, per vedere da vicino la metamorfosi della villa di 250 metri quadrati a picco sul mare appartenuta a Salvatore Geraci, boss di primo piano nel gotha di Cosa nostra, diventata scuola di cucina per ragazzi. Si passa a Modena per raccontare della 'ndrangheta al Nord, del processo Aemilia e delle mani della famiglia cutrese Grande Aracri su un'azienda storica del territorio emiliano, la Bianchini costruzioni, che ora cerca di risollevarsi sotto amministrazione giudiziaria. Altra meta, Reggio Calabria, dove le opere d'arte tornano alla luce in un museo nato ad hoc - Palazzo della Cultura "Pasquino Crupi" - dopo essere riemerse dalla casa bunker del re dei video-poker Gioacchino Campolo.
Ultima tappe, Milano e Roma, per seguire la Ferrari sotto sequestro affidata alla polizia municipale e la Porsche confiscata con cui la Croce Rossa trasporta il sangue.
Il primo episodio della web serie "Riprendiamoli, sfida per i beni confiscati" è online da mercoledì 29 novembre sui siti dei quotidiani locali e su Repubblica.it. Gli episodi usciranno ogni mercoledì.(ANSA).