"E' evidente che sia la lettera della Commissione europea che il declassamento erano nelle cose. La sfida che il governo deve fare propria è sulla crescita, spiegare l'analisi di impatto di questa manovra, evidentemente correggerla, postando più risorse sulla crescita".
Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, dal convegno dei Giovani imprenditori, dopo il declassamento di Moody's. Altrimenti, aggiunge, "la partita è persa".
Ieri sera, dopo il declassamento da parte di Moody's del rating dell'Italia, una fonte di governo non ha escluso la possibilità che l'Italia riduca il deficit, ora fissato al 2,4% per il 2019, con una cifra più vicina al 2% per rispondere ai rilievi dell'Ue e alla fibrillazione dei mercati. Voci in tal senso si erano già diffuse nel pomeriggio di ieri tra gli operatori dei mercati, tanto che lo spread, che in mattinata era balzato a 340 punti, ha poi chiuso a 301,6 punti.Â