L'ong britannica Oxfam ha coperto alcuni suoi operatori umanitari senior che hanno frequentato prostitute ad Haiti: è quanto emerge da un'inchiesta del Times che cita un rapporto confidenziale realizzato dall'organizzazione nel 2011. Nel rapporto non si esclude che le prostitute fossero minorenni. Secondo il Times, l'Oxfam ha accettato le dimissioni di tre suoi operatori umanitari e ne ha licenziati altri quattro per comportamento indegno in seguito a un'indagine interna sullo sfruttamento sessuale, il download di pornografia, il bullismo e l'intimidazione.
Nello stesso rapporto confidenziale, l'Oxfam denuncia una "cultura dell'impunità" tra alcuni dei suoi operatori umanitari nel Paese terremotato.
"Oxfam ha sempre agito all'insegna della massima trasparenza punendo ogni comportamento contrario ai propri valori". Lo ha dichiarato il direttore di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, commentando l'inchiesta del Times. "I fatti emersi risalgono a sette anni fa e non hanno mai interrotto o inficiato sull'azione umanitaria realizzata da Oxfam Gran Bretagna dopo il gravissimo terremoto del 2011 ad Haiti", aggiunge Barbieri. "All'epoca dei fatti, Oxfam aveva una gestione indipendente dei progetti realizzati nei diversi paesi da parte delle proprie affiliate ma sappiamo che i nostri colleghi britannici hanno preso azione immediata, interrompendo il rapporto di lavoro con le persone coinvolte". Barbieri sottolinea che "fatti di questo tipo sono inammissibili e, laddove accaduti ad Oxfam, ci feriscono ancor più profondamente.
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