Migliaia di giordani hanno protestato
durante la notte tra venerdì e sabato contro una legge proposta
dal governo che prevede un inasprimento fiscale per far fronte
alla crescita del debito pubblico. Tafferugli sono scoppiati con
la polizia davanti all'ufficio del premier Hani al Mulki ad
Amman.
I manifestanti hanno marciato a migliaia nel nord, centro e
sud del Paese chiedendo le dimissioni del governo e lo
scioglimento del Parlamento. Alcuni dimostranti, raccontano
testimoni all'ANSA, hanno bruciato auto e alcuni uffici
governativi ad Amman e Irbid.
Nel frattempo, almeno 80 deputati hanno firmato una lettera
in cui affermano che respingeranno la proposta di legge che il
governo ha presentato in Parlamento la scorsa settimana. Ma il
premier al Mulki ha già detto che non ritirerà il progetto anche
se poi ha precisato che il governo continuerà i colloqui con i
sindacati che rappresentano i lavoratori dello stato e del
settore privato e lascerà ai deputati decidere cosa fare con la
proposta.
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