(ANSAmed) - TEL AVIV, 7 GIU - Il giorno dopo la cancellazione
dell'Argentina dell'amichevole di calcio con Israele,, il
ministro dello sport e della cultura Miri Regev ha minacciato di
ritirare lo stato ebraico come paese ospite del prossimo
Eurovision Song Contest se la competizione non si svolgerà a
Gerusalemme per "considerazioni politiche".
"Raccomanderò al governo - ha detto alla radio Regev, che i
palestinesi considerano responsabile dello spostamento
"politico" da Haifa a Gerusalemme della partita di calcio - che
se la gara musicale non si svolgerà a Gerusalemme, allora sarà
giusto non ospitarla". Il ministro ha spiegato che la gara "avrà
un costo di 50 milioni di shekel (circa 12 milioni di euro) e ha
lo scopo di lanciare sul mercato il Paese. Per questo dico a
titolo personale che se l'Eurovisione non si terrà a
Gerusalemme, non è giusto investire quella somma di fondi
pubblici". "Israele - ha concluso - ha una capitale che si
chiama Gerusalemme e di questo non si deve vergognare".
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