Oltre a una violenza, viene
esclusa ora anche l'intossicazione da esalazioni prodotte dal
sistema di condizionamento d'aria dell'hotel per spiegare la
singolare morte di una coppia di turisti britannici deceduti
martedì a poche ore uno dall'altra a Hurghada, sulla costa
egiziana del Mar Rosso.
Lo riferisce il sito di Al Arabiya citando una dichiarazione
inviata dalla procura generale egiziana alla tv panaraba
smentendo un'ipotesi di avvelenamento da "monossido di carbonio"
circolata su media britannici.
Una squadra di ingegneri ha testato "tutti i sistemi connessi
all'aria" condizionata nella stanza riscontrando che sono
"sicuri" e "non é stato rilevato alcun gas velenoso", riferisce
Al Arabiya. Già ieri, ricorda il sito, la Procura generale aveva
reso noto che primi esami autoptici non avevano evidenziato
alcun segno di violenza sui corpi dell'uomo di 69 anni morto
verso le 11 nella sua camera dell'hotel "Steingenberger Aqua
Magic" e della consorte di 63 deceduta nel pomeriggio.
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