(ANSAmed) - BEIRUT, 31 GEN - Oltre 6mila condanne a morte,
per impiccagione, decapitazione e defenestrazione - senza
risparmiare i bambini - sono state eseguite dallo 'Stato
islamico' in Siria in quattro anni e mezzo di dominio di ampi
territori del Paese: lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i
diritti umani in Siria (Ondus).
Dall'annuncio del 'Califfato' a guida del 'califfo' Abu Bakr
al Baghdadi, nel giugno del 2014, a oggi, l'Ondus ha documentato
6.209 esecuzioni capitali inflitte dall'Isis in Siria a civili,
miliziani rivali, soldati governativi. Dei 6.209 uccisi dalla
"giustizia jihadista" in 55 mesi, 3.691 erano civili. E di
questi 128 erano minori tra cui bambini, e 180 donne. Le regioni
coinvolte sono quelle investite dal 2013 a oggi dalla presenza
dell'Isis: Dayr az Zor, Raqqa, Hasake, Aleppo, Homs, Hama,
Damasco, e la zona rurale di Damasco.
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