Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

M5s, codice etico in Parlamento. Regole ferree contro cambi casacca

M5s, codice etico in Parlamento. Regole ferree contro cambi casacca

"Ciascun componente del Gruppo - si legge ad esempio nello Statuto del Senato - ha il dovere di adempiere alle proprie funzioni con disciplina e onore"

ROMA, 28 marzo 2018, 16:10

Redazione ANSA

ANSACheck

I banchi M5s alla Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

I banchi M5s alla Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA
I banchi M5s alla Camera - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il codice etico del Movimento, con le regole ferree di rispetto dei principi di trasparenza ed organizzazione interna, da quello della rotazione periodica all'obbligo di finanziamento della piattaforma del Movimento fino alla contribuzione per l'attività del M5s, entra in Parlamento.

In poche parole "fedeltà al programma, trasparenza, serietà, partecipazione attiva" dicono i 5 Stelle. "Nulla di più di quanto previsto dal codice etico" minimizza il capogruppo al Senato, Danilo Toninelli.

Ma è un 'nonnulla' che di fatto imbriglia gli eletti con il Movimento dentro regole rigide pensate e scritte per evitare nuovi casi di dissidenza e soprattutto di abbandoni. Come previsto dal codice M5s, infatti, ogni abbandono derivante da motivi di dissenso politico viene "multato" con una penale di 100 mila euro come "indennizzo" per gli oneri sostenuti dal Movimento all'elezione del parlamentare.

"Ciascun componente del Gruppo - si legge ad esempio nello Statuto del Senato - ha il dovere di adempiere alle proprie funzioni con disciplina e onore". Intanto dopo l'indicazione del capo politico sui primi organi direttivi che vanno a ricoprire incarichi nei gruppi, i successivi nomi saranno votati dalle rispettive assemblee sempre con meccanismo di rotazione periodica che però viene di molto aumentata rispetto a quella trimestrale della scorso legislatura: sarà infatti di 18 mesi.

Starà poi agli eletti, come previsto dal Codice, "contribuire personalmente all'attività del M5s con uno specifico onere di concorso economico, proporzionale alle indennità percepite".

I parlamentari, poi sono tenuti "a votare la fiducia, ogni qualvolta ciò si renda necessario, ai governi presieduti da un presidente del consiglio dei ministri espressione del M5s".

Sempre il codice "con specifico riferimento al Parlamento" obbliga gli eletti "ad accettare che lo Statuto preveda che il 50% delle quote stanziate dalle rispettive Camere per il funzionamento dei gruppi parlamentari sia stanziato per il sovvenzionamento dei gruppi di comunicazione". Gruppi la cui organizzazione e scelta spetta al capo politico del M5s.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza