La Provincia autonoma di Bolzano
vincolerà le prestazioni sociali supplementari alla volontà di
integrazione dei migranti. La giunta provinciale ha deliberato
oggi che prestazioni non essenziali, come assegno familiare e
sussidio casa saranno concessi solo se il richiedente dimostra
la volontà di integrarsi.
L'assessore Achammer ha indicato i criteri: l'apprendimento di
almeno una delle due lingue che si parlano in Alto Adige, la
frequentazione di corsi di integrazione e il rispetto
dell'obbligo scolastico. Come è stato precisato entrambi i
genitori dovranno rispettare queste indicazioni. Come ha
spiegato il governatore Arno Kompatscher, vari pareri confermano
la legittimità di questo provvedimento sia per quanto riguarda
la legislazione italiana sia quella europea. Il nuovo modello di
concessione delle prestazioni sarà introdotto progressivamente
dal 2019.
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