Prima l'esperienza
umanitaria, poi quella militare. A fianco dell'Ypg (Unità di
protezione del popolo) contro l'Isis, Karim Franceschi, 29 anni,
di Senigallia, padre italiano e madre marocchina, ha combattuto
più volte, senza aver avuto prima d'allora esperienze in campo
militare. Ha imbracciato le armi nel 2015 come soldato semplice
per liberare Kobane, dove si era addestrato per la prima volta,
e nel 2016 come comandante, quando l'obiettivo era Raqqa,
capitale del califfato nero. Il suo secondo libro, "Non morirò
stanotte" (Rizzoli), verrà presentato nello spazio autogestito
Arvultùra di Senigallia dove il combattente "Marcello" (era il
suo nome di battaglia) ha passato diversi anni impegnato in
attività culturali e solidali. "La mia esperienza militare è
finita, non tornerò a combattere. - dice all'ANSA - Ora spetta
alle popolazioni siriane e curde continuare a dare vita a
quell'esperienza democratica per cui tante migliaia di persone
hanno sacrificato la vita o tutti i propri averi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA