E' guerra tra il sindaco di
Macerata Romano Carancini e il suo partito, il Pd, che si
prepara a cancellarlo dall'elenco degli iscritti per il mancato
versamento delle quote dovute, in base al regolamento interno,
dagli amministratori pubblici, pari a circa il 10%
dell'indennità mensile. La decisione è stata presa venerdì notte
dalla commissione di garanzia provinciale e deve essere
formalizzata domani sera dal direttivo. Carancini, il sindaco
che è stato in prima linea in quest'ultimo anno, dall'omicidio
di Pamela alla sparatoria di Traini, fino allo scontro con
Alessandra Mussolini per la 'pignatta antifascista' con il
fantoccio del duce, però si prepara a fare ricorso, sostenendo
di aver versato il dovuto, tranne 2.000 euro per l'assicurazione
da lui pagata in quanto sindaco. "Le quote - dice - sono solo un
pretesto. C'è un tentativo di eliminare la corsa di un possibile
candidato alla Regione Marche (nel 2020, ndr). Se non mi
vogliono che lo dicano".
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