"Prima di incontrare Minniti - spiega ad ANSAmed Haret Amar, uno dei rappresentanti dell'Associazione Giovani Musulmani - ci siamo interrogati sull'attivismo civico dei giovani musulmani e su come possiamo contribuire alla società. Ma è importante che il ministro parli di Ius Soli, perché in Italia ci sono trecentomila giovani musulmani e pochi hanno la cittadinanza: molti sono lavoratori o studenti senza un riconoscimento, non possono partecipare a bandi pubblici o a concorsi e perfino a scuola si avverte la discriminazione, ad esempio non possono partecipare alle gite scolastiche dell'ultimo anno perché fino a 18 anni non hanno la carta d'identità valida per l'espatrio". Minniti, che alla fine dell'incontro ha scattato selfie con i ragazzi, ha ricordato che "un Paese - ha detto - che affronta il tema dell'integrazione sa affrontare più intelligentemente anche le politiche di sicurezza". Inoltre ha sottolineato l'importanza del "Patto nazionale per un Islam Italiano", definendolo "una pietra miliare - ha detto - nella storia di un progetto di integrazione e interazione interreligiosa del nostro Paese, che spazza come un vento positivo di primavera tante chiacchiere che sono frutto della mancata conoscenza dell'altro". (ANSAmed).
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