(ANSAmed) - BELGRADO, 10 APR - L'importanza di preservare
pace e stabilita' nei Balcani e' stata sottolineata dal
presidente serbo Aleksandar Vucic e dal premier bulgaro Boyko
Borissov, incontratisi oggi a Mostar, in Bosnia-Erzegovina, a
margine dell'inaugurazione della locale Fiera economica
internazionale.
Borissov presiede fino a fine giugno il Consiglio Ue, avendo
la Bulgaria la presidenza di turno dell'Unione europea. A fare
da sottofondo al colloquio le controverse dichiarazioni rese
ieri dal presidente del Kosovo Hashim Thaci, secondo il quale
'alle minacce della Serbia Pristina rispondera' allo stesso modo
del 1999, con i fucili'. Gia' ieri Vucic aveva subito replicato
alle parole bellicose di Thaci affermando che 'la Serbia non
vuole altre guerre ma lavora per la pace e lo sviluppo
economico'.
Oggi, nella conferenza stampa congiunta con Borissov, il
presidente serbo ha ribadito la posizione di Belgrado, contraria
a ogni azione di forza che potrebbe destabilizzare
irrimediabilmente l'intera regione e il resto d'Europa. "Un
qualsiasi scontro riporterebbe immediatamente la regione
indietro di cento anni", ha detto Vucic. "Ho cercato di
convincere Borissov sul fatto che la Serbia intende fare ogni
sforzo possibile per garantire il mantenimento della pace e
della stabilita' nella regione, e che alle dichiarazioni
infuocate intendiamo reagire con prudenza e moderazione". "So
quanto il presidente Vucic - ha detto da parte sua Borissov - si
sforzi per mantenere la pace nella regione. Spero che anche i
colleghi in Kosovo si comportino nello stesso spirito e vadano
nella medesima direzione, poiche' i conflitti coinvolgono tutti
e le ferite (delle vecchie guerre degli anni novanta, ndr) sono
ancora fresche".
"Invito tutti, musulmani, croati, serbi, tutti i p[opoli dei
Balcani, a dar prova di ragionevolezza poiche' le conseguenze di
nuovi conflitti si abbatterebbero prima di tutti sui balcani",
ha affermato il premier bulgaro. Nell'incontro con Vucic e' si
parlato anche del prossimo vertice Ue-Balcani occidentali in
programma il 17 maggio a Sofia, e delle minacce di boicottaggio
di Spagna e altri Paesi Ue che non riconoscono l'indipendenza di
Pristina, nel caso al tavolo dovessero sedere su un piano di
parita' i rappresentanti di Pristina. Borissov ha assicurato il
massimo impegno per risolvere tali problemi e garantire la
presenza al vertice di tutti i Paesi della regione. (ANSAmed)
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