GAZA - I vertici di Hamas - inclusi dirigenti che in genere operano all'estero - sono riuniti a Gaza per esaminare proposte elaborate dall'Egitto e dall'emissario dell'Onu Nickolay Mladenov su una tregua di lunga durata con Israele, sulla graduale rimozione del blocco alla Striscia, sulla riconciliazione fra Hamas ed al-Fatah e all'avvio di progetti di sostegno all'economia locale. Ieri a Gaza sono entrati per la prima volta (col tacito assenso israeliano) il n.2 di Hamas Saleh Aruri (a cui Israele attribuisce la responsabilita' di vari attentati), Mussa Dudein (un membro dell' ufficio politico legato al sostegno dei membri di Hamas detenuti in Israele) ed Izzat Resheq.
Questi contatti sono seguiti attentamente sia da Israele - il cui esecutivo discutera' domenica le proposte egiziane - sia a Ramallah. Ieri il premier Rami Hamdallah ha detto di vedere con favore gli sforzi di riconciliazione ma ha anche avvertito che la ricostruzione di Gaza dovra' passare attraverso l'Autorita' palestinese. ''Siamo pronti ad assumerci ogni responsabilita' per Gaza, nessuna esclusa'' ha precisato.