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ferrara dario conf stampaPalermo. "Le indagini hanno consentito di documentare che Cosa Nostra aveva un controllo pressoché totale sull'ippodromo di Palermo. I mafiosi del mandamento di Resuttana imponevano una quota fissa sul volume di affari sull'ippodromo quantificata in quattro mila euro mensili. In più manipolavano l'esito delle gare ippiche minacciando i fantini tramite altri fantini e titolari delle scuderie compiacenti e lucravano sul mondo delle scommesse facendo confluire i proventi delle vincite nelle casse delle famiglie dei mandamenti mafiosi". Lo dice il maggiore Dario Ferrara, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri, sull'operazione 'CoRsa Nostra'. "Abbiamo documentato che almeno quattro gare ippiche - aggiunge Ferrara - disputate tra il 2016 e il 2017 negli ippodromi di Palermo, Taranto e Follonica sono state palesemente truccate”.

ANSA

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