Giorno della sicurezza in Internet: la Polizia postale nelle classi del Maria Adelaide ad Aosta

L’iniziativa rientra in un’edizione speciale del progetto “Una vita da social” e vedrà workshop ed incontri sul cyberbullismo in cento città italiane, cui parteciperanno oltre seimila studenti.
Cronaca

Interessa anche Aosta, l’iniziativa della Polizia postale e delle telecomunicazioni che oggi, martedì 6 febbraio, in occasione del “Safer Internet Day”, incontrerà oltre seimila studenti, nelle scuole di cento città italiane, per una serie di workshop sul tema del cyberbullismo. Nel capoluogo regionale, funzionari ed agenti del Compartimento Piemonte e Valle d’Aosta saranno al liceo scienze umane e scientifico “Maria Adelaide”.

Si tratta di un’edizione speciale del progetto “Una vita da social”, sul tema “Creare, connettere e condividere il rispetto: una migliore connessione internet inizia con te”. L’obiettivo di queste attività è insegnare ai giovani a sfruttare le potenzialità comunicative del web e delle community online senza correre rischi connessi al cyberbullismo, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolandoli a costruire relazioni positive con i proprie coetanei, anche nella sfera virtuale.

“Iniziative come la giornata mondiale dedicata alla sicurezza in Internet, ormai celebrata in oltre cento paesi – spiega la Polizia postale in una nota – sono di grande importanza, perché aiutano a portare la sicurezza della rete all’attenzione di un grande numero di utenti, soprattutto adulti, che sono oggi nel nostro paese quelli meno consapevoli dell’importanza di educare i minori ad un uso sicuro e responsabile della rete”.

Nel 2017, nel vicino Piemonte sono stati quattro gli arresti effettuati per pedofilia online, trentuno gli indagati e circa cento i siti monitorati che, a seguito di segnalazioni sono stati inseriti in “black list”. “Prevenzione e formazione – conclude la Polizia postale – sono gli strumenti più efficaci per far si che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web”.

 

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