Niente elezioni per PaP: non raggiunte le mille firme. Il Centro Destra invece ce l’ha fatta.

In forse anche Casapound che domani raccoglie ancora le firme. Nessun problema per la Lega e i 5 Stelle che hanno già presentato la lista.
Francesco Rappazzo
Politica

Mentre le liste mettono insieme le carte e si recano in tribunale per consegnare i simboli e i nominativi dei candidati (alle 20 sono 6 le liste che si sono presentate) qualcuno si vede costretto a rinunciare. La tanto contestata legge elettorale una vittima certa l’ha già fatta: è Potere al Popolo, che sarà escluso dalle consultazioni elettorali e non potrà presentare i candidati, già individuati. Una grande delusione per Pap che, non senza sofferenze, alcune settimane fa, aveva scelto di chiudere la porta ad una lista unitaria con “Impegno civico” e di correre da solo.

“Quando siamo riusciti a fare dei banchetti incrociando l’occupazione del suolo e le disponibilità del notaio è venuta tanta gente, c’era la coda” dichiara il portavoce Francesco Rappazzo che non nasconde, però, le difficoltà e la distanza dal traguardo. “Credo che non si possa affidare una cosa importante come la possibilità di partecipare alle elezioni alla buona disponibilità di soggetti privati (ndr i notai) che sono anche una categoria per definizione “rara” in termini numerici, è una cosa indegna per la democrazia” sottolinea ancora Rappazzo.

E ora cosa succederà a PaP? “Il gruppo non è per nulla demotivato, ci sono molto giovani che si sono fatti avanti e abbiamo intercettato anche persone da anni lontane dalla politica per cui andiamo avanti”. Sulle indicazioni di voto Rappazzo non si sbilancia per rispetto della gestione assembleare di PaP. “Chiederò di mettere all’ordine del giorno della prossima assemblea se dare o no indicazioni di voto e a favore di quale lista o persone”.  

Non ha ancora rinunciato del tutto, ma è molto a rischio anche la lista presentata da Casapound. Lorenzo Aiello non si sbilancia e rimanda a domani, lunedì, la raccolta delle ultime firme e le conseguenti valutazioni.

Chi tira invece un sospiro di sollievo è il Centro Destra Valdostano che, partito con un po’ di ritardo, è riuscito nell’impresa. “Oggi abbiamo raggiunto le mille firme – ci dice Massimo Lattanzi – andiamo avanti ancora domani per avere un po’ di cuscinetto, ma noi ci saremo”. Un moto di soddisfazione che compare anche sulla pagina FB della forza politica con un eloquente “Il Centro Destra c’è!”

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