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Verso le elezioni, Berlusconi: “La legge Fornero non è tutta da buttare. No a larghe intese”

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Silvio Berlusconi a tutto campo da Bruno Vespa in vista delle elezioni politiche e regionali. Intervistato a Porta a Porta sulla Rai, il leader di Forza Italia ha fatto alcune dichiarazioni che stridono col pensiero del suo alleato leghista Matteo Salvini. Ad esempio: per Berlusconi la riforma Fornero va modificata, ma non abolita del tutto: “Alcune cose vanno mantenute come sono. L’età media continua a salire e quindi è una cosa comprensibile e corretta che salga anche l’età della pensione. Con il sistema contributivo vogliamo togliere ogni limite: quindi se uno vuole andare a 50 anni, prende la pensione per quello che ha versato”.

La flat tax. La proposta legata al fisco fa parte del programma del centrodestra e Berlusconi ha precisato: “Nei nostri conti è il 23%, non so come stanno facendo i conti i nostri alleati. Io penso che alla fine arriverà ad essere il 20, ma bisognerà partire da quello che è lo scaglione più basso della tassazione attuale, cioè il 23%. Ma è una cosa da tecnici e loro prenderanno la decisione”.

Attacco a Grillo. Dall’ex Cavaliere parole pesanti nei confronti del Movimento 5 Stelle: “In Italia un partito ribellista come il M5s ha raggiunto percentuali rilevanti e nel mondo si guarda a questa situazione con orrore. Oggi la sfida è a due tra M5s e il centrodestra liberale”.

L’ottimismo di Berlusconi in vista del voto del 4 marzo. Il leader di FI sulle prospettive della coalizione di centrodestra con Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia di Cesa ha dichiarato: “Non credo che si verificherà una situazione di stallo elettorale che potrebbe rendere necessarie le larghe intese; sono convinto che il centrodestra avrà una maggioranza superiore al 40%, e avrà una solida maggioranza”. Ma Berlusconi ha preso anche in considerazione l’eventuale stallo post elettorale: “Ove si verificasse, c’è un solo modo perché si possa combinare un accordo tra il centrodestra e le altre forze politiche, anzi soprattutto ed esclusivamente la sinistra, ovvero che accettasse in toto il nostro programma. Se ci fosse un’accettazione completa si potrebbe arrivare alla realizzazione del nostro programma con una forza politica che si impegna con una firma”.

Poi la precisazione su eventuali larghe intese. In una nota diffusa dalla segreteria del presidente di Forza Italia dopo la registrazione del programma di Vespa, si legge: “Le affermazioni di Berlusconi a Porta a Porta non sono in alcun modo da intendere come una manifestazione di disponibilità a formule di governo diverse dalla coalizione di centrodestra. Berlusconi ha soltanto risposto a una domanda su un ipotetico scenario post-elettorale nel quale non ci fosse una maggioranza parlamentare certa. In quel caso, se i partiti della sinistra convergessero interamente sul nostro programma, cosa praticamente impossibile, non rifiuterebbe il loro sostegno al governo. Naturalmente, si tratta di uno scenario del tutto irrealistico, come il presidente ha avuto modo di spiegare durante la trasmissione: il successo di Forza Italia e della coalizione è sempre più certo e consentirà un governo coeso e stabile per cinque anni di legislatura”. Ai posteri l’ardua sentenza. 

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