03/10/2018, 12.14
COREA – CINA
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Pechino ‘non vuole la pace in Corea’

Secondo un sondaggio Gallup, per i sudcoreani è la Cina la maggior minaccia alla pace. I cinesi “non vogliono neanche la riunificazione” delle due Coree; seguono Giappone, Russia e Stati Uniti. Il boicottaggio economico di Pechino ha stravolto la percezione cinese nella parte meridionale della penisola.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Cina è la principale minaccia alla pace nella penisola coreana. Lo sostiene un sondaggio svolto da Gallup in Corea del Sud fra il 12 luglio e il 3 agosto scorsi. Secondo il 46% degli intervistati – 1.200 persone fra i 19 e i 73 anni – Pechino è il pericolo maggiore riguardo la stabilità della Corea; Pyongyang viene al secondo posto, con il 33% dei pareri esposti.

Si tratta di un ribaltamento importante rispetto allo scorso anno, quando il 64% degli intervistati indicava nel Nord lo Stato meno incline alla pacificazione e soltanto il 17% riteneva la Cina una minaccia reale. Da un punto di vista geopolitico, sempre secondo Gallup, il 91% ritiene che la Cina “non vuole la riunificazione delle Coree”. Al secondo posto vengono Giappone (90%), Russia (88%) e Stati Uniti (53%).

Choi Gyu-bin, ricercatore presso l’Istituto di Studi per la Pace e l’Unificazione di Seoul, ritiene che i numeri siano il diretto risultato del boicottaggio lanciato da Pechino dopo l’approvazione del sistema missilistico Thaad in Corea del Sud. Il sistema, di matrice americana, è stato installato nel 2016: la Cina lo ritiene una minaccia diretta alla propria sicurezza, mentre molti analisti lo vedono come una sfida alla sua supremazia nell’Asia orientale.

Dopo la firma di Seoul al Thaad, la Cina ha boicottato il turismo interno verso la Corea del Sud provocando un danno economico pari a 6,7 miliardi di dollari americani. Inoltre, il governo cinese ha messo nel mirino la multinazionale Lotte – “colpevole” di aver concesso il terreno dove sorge il sistema balistico – e ne ha chiuso decine di supermercati in Cina con la scusa di aver violato i regolamenti di sicurezza.

Per quanto riguarda lo scontro commerciale fra Washington e Pechino, il sondaggio vede vincente una posizione neutrale: il 53% degli intervistati ritiene sia necessario mantenere la Corea del Sud distante dalla guerra dei dazi. Ma il 39% vuole rapporti soltanto con gli Stati Uniti, mentre soltanto l’8% preferisce commerciare soltanto con la Cina.

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