Caltanissetta, confiscati beni per 3,5 mln a due presunti mafiosi

I decreti proposti ed eseguiti dalla DIA

OTT 9, 2017 -

Roma, 9 ott. (askanews) – La Direzione Investigativa Antimafia di Caltanissetta ha eseguito due decreti di confisca, emessi dal locale Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione, entrambi disposti su proposta del direttore della Dia, nei confronti di due presunti mafiosi, Carmelo Vella, 56enne di Gela (Caltanissetta) e Nicolò Falcone, 68enne di Montedoro (Caltanissetta).

Vella, più volte coinvolto in operazioni di polizia finalizzate alla repressione del fenomeno mafioso, è risultato “vicino” alla cosca gelese di Cosa nostra dei Rinzivillo. Falcone, a cui è stata anche applicata la misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per la durata di 2 anni, è ritenuto “uomo d’onore” e capo della famiglia mafiosa di Montedoro (Caltanissetta), nonché persona ai vertici di Cosa nostra nella provincia di Caltanissetta, capeggiata dal boss Giuseppe Madonia detto “Piddu”.

Oggetto delle confische, in corso di esecuzione, risultano beni mobili e immobili in provincia di Caltanissetta complessivamente costituiti da 5 aziende, 3 immobili, 59 terreni, nonché alcune autovetture e numerosi rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre 3 milioni e mezzo di euro.