Emanuela Orlandi, M5s chiede una commissione d’inchiesta

Bernardini De Pace: famiglia presenterà denuncia per scomparsa

OTT 17, 2017 -

Roma, 17 ott. (askanews) – Una commissione d’inchiesta per aiutare a “dipanare la matassa di segreti” sul caso di Emanuela Orlandi. “Crediamo che dopo 34 anni vada fatta chiarezza”, ha detto il senatore M5s, Maurizio Santangelo. Difficile che l’organismo parlamentare possa vedere la luce in questa legislatura. “Non ci sono i tempi tecnici – ha detto ancora – ma presenteremo la proposta nella prossima”. Potrebbe essere una commissione con 12 parlamentari, 6 deputati e 6 senatori, e con una durata di nove mesi. Nulla rispetto agli 34 anni che ormai dividono la scomparsa di Emanuela da oggi.

Il fratello di Emanuela, Pietro, non ha perso le speranze: “E’ stato un periodo lungo, ma veramente fitto, di ipotesi e depistaggi. 34 anni non sembrano passati. Oggi parliamo a poche decine di metri da dove Emanuela fu vista per l’ultima volta. Questi 34 anni non sembrano passati. C’è il muro di omertà del Vaticano da scalare, non è facile. L’Italia ha accettato passivamente quello che gli è stato propinato negli anni. Sono passati 3 papi, da Giovanni Paolo II a Francesco passando per Ratzinger, eppure non è cambiato nulla. Ho fatto molte richieste per un incontro riservato con Papa Bergoglio. Adesso presenteremo una nuova istanza d’accesso agli atti ed un incontro. Vediamo che succederà”.

L’avvocato Annamaria Bernardini De Pace ha spiegato: “Chiederemo alla famiglia di Emanuela Orlandi di presentare una denuncia di scomparsa allo Stato Vaticano, ovvero presso la Gendarmeria. Emanuela rimane una cittadina vaticana ancora iscritta al registro dell’anagrafe”. La legale ha poi aggiunto: “Il Vaticano vorrà rispondere? Ci sarà una risposta da parte di uno stato estero che finora si è trincerato”.