‘Moda Gomorra”: 9 arresti capi contraffatti, 23 fabbriche chiuse

Pperazione "Moda Gomorra" dei finanzieri di Roma e Napoli

MAR 6, 2018 -

Roma, 6 mar. (askanews) – Con un’operazione chiamata “Moda Gomorra” i finanzieri del Comando Provinciale di Roma e i “Baschi verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Napoli, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, hanno eseguito a Napoli 9 arresti domiciliari e 3 obblighi di dimora nei confronti di presunti appartenenti ad un’organizzazione criminale in “odore di camorra” dedita alla illecita produzione e vendita di falsi capi di abbigliamento e calzature, talmente simili agli originali da poter indurre in errore anche l’occhio più esperto.

Le Fiamme Gialle di Fiumicino hanno sequestrato complessivamente circa 500 mila articoli tra calzature, capi di abbigliamento, etichette e tessuti contraffatti di noti marchi (Dolce & Gabbana, Alessandrini, Gucci, Fendi, Liu-Jo, Louis Vuitton, Burberry, Armani e Hogan), tutti di altissima qualità, nonché 313 macchinari di ultima generazione e 36 clichè rinvenuti in laboratori clandestini dislocati a Napoli e provincia. Le indagini hanno percorso a ritroso la “filiera del falso”, anche grazie all’ausilio di indagini tecniche, così permettendo di ricostruire l’illecito traffico, dalla vendita al dettaglio, effettuata sulle piazze e quartieri rionali della Capitale e del sud-Italia, fino ai 23 laboratori clandestini.

La banda specializzata nel “falso” era composta da 65 persone, tutte italiane, tra cui anche 12 donne: ognuno aveva un compito ed una professionalità specifica, come ad esempio le sarte, le ricamatrici, i rivettatori, i tagliatori, i trasportatori e gli addetti alle vendite. Un sistema ben collaudato che, nel solo periodo di durata delle indagini, ha permesso di accumulare illeciti profitti per oltre 8 milioni di euro.

L’associazione, spalleggiata anche dai capi di un clan camorristico, aveva ormai il monopolio della produzione di capi e calzature d’eccellenza contraffatti, sbaragliando la stessa concorrenza illecita diventando così i più ricercati e conosciuti nel mondo dei “falsari”. Grazie alla massiccia produzione, i prezzi erano assolutamente allettanti per il budget dell’acquirente medio e nella “collezione pirata” si andava, ad esempio, dai 30 euro per il maglioncino Burberry ai 50 euro per gli ultimi modelli di scarpe Hogan Interactive. Sequestrati, inoltre, nella forma “per equivalente” beni immobili, 3 appartamenti e due garage, ubicati nel centro di Napoli, per un valore complessivo di 2 milioni di euro.