Roma, Raggi: a 29 anni da lacrime vedova Schifani contro mafia

Tanti schermati dietro mancato riconoscimento mafia capitale

APR 4, 2018 -

Roma, 4 apr. (askanews) – “Era il 25 maggio del 1992 quando nella cattedrale di Palermo gremita, una giovane moglie e madre urlò in lacrime ai mafiosi: “io vi perdono però voi vi dovete inginocchiare”. Quella donna era Rosaria Schifani, moglie di uno degli agenti di scorta uccisi nella strage di Capaci. L’eco delle sue parole risuona ancora nei nostri ricordi, nelle nostre coscienze, simbolo di una delle stagioni più difficili della lotta alla mafia vissute dall’Italia”. Lo ricorda la sindaca di Roma Virginia Raggi aprendo in Canpidoglio il convegno “Mafia 2.0 Azioni di contrasto da parte dello Stato”.

Mafia che, aggiunge Raggi su Fb “come disse quel giorno la stessa Schifani, era talmente infiltrata nel tessuto del nostro paese da essere presente con i suoi esponenti, tra i banchi di quella chiesa, a rendere omaggio alle salme del giudice Falcone e di sua moglie, degli agenti della scorta”. (Segue)