Reinserimento sociale dei detenuti, Bonafede spinge sul lavoro

Firmato a Milano protocollo con la multinazionale Lendlease

SET 26, 2018 -

Milano, 26 set. (askanews) – Formazione individuale altamente qualificata e opportunità di assunzione nelle attività immobiliari ed edilizie. È quanto la multinazionale australiana Lendlease, promotore di progetti di sviluppo immobiliare nell’ex area Expo e a Santa Giulia, offrirà ai detenuti delle carceri lombarde grazie al protocollo d’intesa “Programma 2121”, promosso dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e firmato a San Vittore dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Un “protocollo virtuoso – ha sottolineato il Guardasigilli – di cui vado molto orgoglioso perché fa parte di una sfida importante per il mondo della detenzione” e che il ministero sta cercando di replicare in “altre realtà territoriali”.

Alla base, ha osservato Bonafede, c’è una “idea di futuro in cui la società si pone come comunità. Si dice al detenuto ‘Hai sbagliato, però la società vuole che nessuno rimanga indietro e ti dà le possibilità di riscatto’. È incredibile che il detenuto che in carcere rappresenta solo un costo si trasformi in potenziale risorsa per la comunità. Se si abbattono improvvisamente le barriere si dà la possibilità al detenuto di assaporare il gusto dell’onestà”. Quando si parla di rieducazione, ha concluso, “non c’è colore politico e le istituzioni devono andare oltre portando avanti il progetto con forza e determinazione”.

L’accordo è stato firmato anche da Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, istituzione che dal 2005 ha stanziato 25 milioni di euro per la tutela dei detenuti. Questo protocollo, ha sottolineato il presidente lombardo, “è importante perché vede unite tutte le istituzioni, ma soprattutto perché attraverso il coinvolgimento dei privati è possibile la creazione di veri posti di lavoro che consentono ai detenuti di mettersi alla prova e calarsi in situazioni che dovranno affrontare quando torneranno in libertà”.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha infine ricordato che fa bene il ministero a diffondere accordi analoghi in altre parti d’Italia, ma la situazione della sua città “è un po’ speciale perché si viene da alcune esperienze come quella di Expo e altre. Dunque non partiamo da zero e poi qui di lavoro ce ne è. Attenzione però al fatto che il lavoro va sempre retribuito, magari anche poco, ma troviamo delle formule con le quali dare questo segno”.