Mafie, Zingaretti: continua impegno regione sui beni confiscati

491 beni tornano ai cittadini

NOV 29, 2018 -

Roma, 29 nov. (askanews) – “Oggi e una giornata molto importante un salto di qualità un impegno preso negli ultimi anni del riutilizzo e rinascita dei beni confiscati alle mafie. La conferenza dei servizi ha dato il via a questo trasferimento di oltre 491 beni che tornano alla collettività ai cittadini grazie alla collaborazione di 50 comuni del Lazio che su questo ha costruito nel corso degli anni politiche molto importanti”. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, lasciando il Viminale dove si è svolta la Conferenza dei Servizi promossa dall’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati per l’assegnazione a Comuni e Regioni di immobili e terreni sottratti alle mafie nel Lazio alla presenza del ministro dell’interno, Matteo Salvini, e dei sindaci dei comuni del Lazio.

“Le novità – ha spiegato Zingaretti – sono la distribuzione in tutta la regione e la volontà dei sindaci di accettare questa sfida e noi vogliamo continuare ad esser coprotagonisti di questa rinascita. Abbiamo alle nostre spalle delle esperienze di successo come a Montespaccato che grazie all’Ipab Savoia, oggi e vivo con centinaia di ragazzi che continuano a giocare, eppure era un campo del clan Gambacurta. Poi ancora – ha ricordato – penso alle terre confiscate alle mafie a Latina e ora coltivate dai giovani dell’istituto agrario e penso anche alla grande sfida che porterà a finire i lavori alla palestra di Ostia confiscata alla criminalità, la palestra della legalità, e che permetterà ai giovani di Ostia nel 2019 di fare sport, per alcuni anche gratuitamente o a basso costo. Ma ora c’è un salto di qualità e noi continuiamo ad esser vicini alle associazioni, ai cittadini e ai comuni” ha aggiunto.

“Molto importante – ha detto – è il fondo per il rilancio e la conversione di questi luoghi. I primi 11 progetti sono partiti e ad aprile scade il bando di 500mila euro e faremo un nuovo bando da 1 milione di euro per essere vicini ai comuni che hanno preso questi beni. In più sottoscriveremo la prossima settimana un protocollo con le strutture della Cooperazione sociale, con Libera e con altri attori anche datoriali, per aiutare i comuni nella buona progettazione per i beni confiscati alla mafia. Chiediamo agli ordini professionali, agli ingegneri, agli architetti e a tutti i professionisti di diventare co-protagonisti di questa rinascita perché forse è anche giusto che una tariffa per un bene confiscato alla mafia possa essere diversa e più competitiva per fare una buona progettazione di questi beni” ha concluso.