Maratona Trieste senza africani, Magi: cosa dicono Coni e Fidal?

Il deputato radicale: tutela da sfruttamento? Meglio altre soluzioni

APR 27, 2019 -

Roma, 27 apr. (askanews) – “Il 27 aprile del 1994, esattamente 25 anni fa, si svolsero per la prima volta nella storia del Sudafrica elezioni libere e aperte a tutta la popolazione. Segnavano la fine dell’apartheid. Non avremmo mai pensato che, esattamente 25 anni dopo, una nuova ma altrettanto odiosa forma di ‘apartheid’ si potesse ripresentare in Italia, nel civile Friuli Venezia Giulia. È qui che il Trieste Running Festival, a dire degli organizzatori, quest’anno escluderà gli atleti africani dalle 3 maratone proposte”, lo scrive in una nota Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa. “Se, come sostengono gli organizzatori, le motivazioni sono quelle di tutela degli atleti dallo sfruttamento, sicuramente si sarebbero potute trovare altre soluzioni, anziché sbandierare l’esclusione generalizzata per gli atleti africani”, continua. “Poiché la gara è inserita nei calendari della FIDAL, la Federazione Italiana di Atletica Leggera che, da statuto, si ispira ‘al principio di democrazia e di partecipazione di chiunque in condizioni d’uguaglianza e di pari opportunità’, vorremo sapere cosa pensano la FIDAL e il CONI di questa decisione di organizzare una ‘mezza maratona per soli bianchi’. Siamo messi molto peggio di quel che sembra, e l’attenzione verso questi episodi deve rimanere alta se non vogliamo risvegliarci in un paese che non riconosciamo più”, conclude Magi.