Sanità, Zaia: le schede ospedaliere non sono un capriccio

"Ma un lavoro tecnico"

MAG 6, 2019 -

Venezia, 6 mag. (askanews) – “Non abbiamo nessuna intenzione di cambiare l’ossatura e l’offerta nella sanità polesana, né siamo per chiudere ospedali o togliere loro un petalo al giorno. Garantiamo e garantiremo ogni tipo di assistenza, e in certi casi, come il punto nascita di Adria, stiamo rischiando sulla nostra pelle: lo teniamo aperto, anche se per la norma nazionale (il DM 70 del 2015) dovremmo averlo già chiuso. Si cerchi di ragionare: se avessimo voluto chiudere Adria sarebbe bastato, già nel 2015, cogliere la palla al balzo della legge nazionale. Se non l’abbiamo fatto è perché abbiamo scelto, per questo come per altri ospedali, la strada della difesa e della crescita, non quella del ridimensionamento. Al momento, ad esempio, è ancora in fase di ragionamento anche le definizione di Adria come ospedale di base o come spoke. La nostra attenzione è massima anche per Trecenta e, a maggior ragione, per l’Ospedale del capoluogo, dove solo negli ultimi tempi abbiamo investito 40 milioni”.

Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia che, oggi a Rovigo per l’inaugurazione del nuovo laboratorio di analisi del Santa Maria della Misericordia, ha accolto la richiesta dei Sindaci dell’Ulss 5 Polesana incontrandoli, affiancato dall’Assessore alla Sanità e dal Direttore Generale regionale Domenico Mantoan, prima del taglio del nastro.

(Segue)