Afghanistan, presidente Ghani apre ai talebani: pronti a “emendare” la Costituzione

Alla conferenza del Processo di Kabul proposto il fuoco in vista di colloqui di pace

FEB 28, 2018 -

Roma, 28 feb. (askanews) – Il presidente afgano Ashraf Ghani ha proposto oggi un cessate il fuoco in vista di eventuali colloqui di pace con i talebani per porre fine a 17 anni di guerra nel Paese e si è detto pronto a “emendare” la Costituzione per creare un clima di fiducia. “Ci dovrebbe essere un quadro politico per la pace, un cessate il fuoco dovrebbe essere proclamato, i talebani dovrebbero essere riconosciuti come un partito politico, e dovrebbe essere avviato un processo per la costruzione della fiducia”, ha detto il capo dello Stato in apertura della seconda conferenza del Processo di Kabul.

L’iniziativa riunisce rappresentanti di oltre 20 paesi della regione, nonché gli Stati Uniti e le Nazioni Unite, ma non i talebani, all’interno di un ministero degli Esteri afgano protetto da un grande apparato di sicurezza. Il primo incontro del Processo si è tenuto a giugno.

Come precondizione per i colloqui, Ghani ha chiesto ai talebani di riconoscere la Costituzione, dicendo di essere pronto a “emendarla”, così come potrebbe fare anche il suo governo. “Ora la decisione è nelle vostre mani, accettate la pace… e portate stabilità in questo paese”, ha detto.

Questa proposta è arrivata all’indomani di un appello dei talebani agli Stati uniti per “colloqui” con loro rappresentanti in Qatar, senza menzionare alcuna delle autorità afgane, che sono sempre state definite dai ribelli come “marionette” degli americani. Ghani ha anche posto come condizione a qualsiasi negoziato il “rispetto dei diritti dei cittadini, in particolare delle donne, in conformità con la Costituzione” e “il rispetto per le forze di sicurezza”.

Da parte loro, le autorità di Kabul si impegnerebbero a garantire la sicurezza di tutti i talebani che dovessero accettare un accordo, a “prendere in considerazione” le loro proposte, a revocare i divieti di viaggio ad alcuni dei loro funzionari e ad ottenere supporto internazionale per i colloqui. “Nessun gruppo armato collegato a organizzazioni terroristiche straniere, governative o meno, sarà permesso sul suolo afgano”, ha quindi affermato Ghani, facendo esplicito riferimento ad al-Qaeda, lo Stato islamico o altri gruppi regionali pachistani o uzbeki.

I talebani si sono sempre rifiutati di riconoscere la costituzione afgana, promulgata nel gennaio 2004. Quando erano al potere l’Afghanistan non aveva un trattato costituzionale e i talebani avevano cancellato tutti i diritti per le donne.