Il raid in Siria: i principali eventi dall’annuncio alle reazioni

Usa, Francia, Gb contro programma chimico Assad. Mosca: aggressione

APR 14, 2018 -

Roma, 14 apr. (askanews) – Donald Trump ha ordinato un’azione militare in Siria: è la seconda volta nel giro di un anno Con lo stesso obiettivo dichiarato di ostacolare l’uso di armi chimiche contro la popolazione civile, nella notte italiana gli Stati Uniti, la Francia e il Regno Unito hanno lanciato attacchi aerei contro la nazione mediorientale.

Di seguito gli eventi principali delle ultime ore di crisi siriana.

L’ANNUNCIO DI TRUMP E L’ATTACCO – Alle 21 di ieri, ora di Washington (le 3 di notte in Italia) il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un’operazione militare congiunta con Francia e Gran Bretagna contro presunte installazioni militari chimiche del regime di Bashar al Assad in Siria. “Poco fa, ho ordinato alle forze armate degli Stati Uniti di lanciare attacchi di precisione su obiettivi associati alle capacità di armi chimiche del dittatore siriano Bashar al Assad”, ha detto Trump in un discorso pronunciato dalla Casa Bianca. Poco dopo la corrispondente dell’Afp a Damasco ha confermato che una serie di enormi esplosioni era stata udita in città per circa 45 minuti, assieme al rumore degli aerei da guerra. All’alba era possibile vedere ancora colonne di fumo nero da Nord e da Est della capitale Damasco.

STORM SHADOW E TOMAHAWK: I MISSILI CONTRO LA SIRIA – Il ministero della Difesa britannico ha reso noto che quattro jet Tornado hanno lanciato missili Storm Shadow su una base a Ovest di Homs, nel centro della Siria. Gli attacchi notturni hanno preso di mira “il principale centro di ricerca” per le armi chimiche e due siti di produzione, ha confermato il ministro della Difesa francese Florence Parly.

Secondo i militari russi, gli alleati occidentali hanno lanciato 103 missili da crociera tra cui i missili Tomahawk, ma i sistemi di difesa aerea siriani sono riusciti a intercettarne 71. I raid occidentali non hanno fatto vittime tra i civili o militari siriani, secondo Mosca. “Tutti i centri colpiti dai raid alle prime ore di oggi erano completamente vuoti, dopo che le persone presenti si erano ritirate più di tre giorni fa”, ha chiarito l’Osservatorio siriano.

MAY E MACRON: ASSAD HA SUPERATO LA LINEA ROSSA – Il primo ministro britannico Theresa May ha spiegato che non esisteva “alternativa praticabile” all’uso della forza in Siria.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha invece sottolineato che gli attacchi francesi avevano per obiettivo “le capacità del regime siriano di produrre e utilizzare armi chimiche”. Il suo ministro degli Esteri Jean-Yves Le Drian ha definito i raid “proporzionati e mirati” ed ha avvertito che la Francia non esiterà a colpire di nuovo in caso di ulteriori attacchi chimici.

“Sulla questione delle armi chimiche, c’è una linea rossa che non deve essere superata, e se dovesse essere oltrepassata di nuovo, ci sarà un altro intervento”, ha detto Le Drian.

ASSAD: AGGRESSIONE BRUTALE E BARBARA – Il governo siriano ha denunciato i raid sulle sue installazioni militari come “un’aggressione brutale e barbara” che ha violato la legge internazionale. “La difesa aerea siriana ha bloccato l’aggressione americana, britannica e francese sulla Siria”, ha riferito la televisione di Stato. Da parte sua l’Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che “i centri di ricerca scientifica” e “diverse basi militari” colpiti dai raid sono stati “completamente evacuati”.

Assad, in una conversazione telefonica con il suo omologo iraniano Hassan Rohani, ha detto che i raid hanno reso il regime ancora “più determinato a continuare a combattere e schiacciare il terrorismo in ogni angolo del Paese”. Una manifestazione estemporanea di primo mattino a Damasco ha visto folle di persone dirette verso la famosa piazza Umayyad per mostrare sostegno ad Assad, sventolando bandiere governative e intonando canzoni patriottiche.

LA RUSSIA DENUNCIA I RAID, L’IRAN: AZIONE FATTA DA CRIMINALI – La Russia ha denunciato i raid come “azioni aggressive” e ha chiesto una sessione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu, che si riunirà alle 17 italiane. L’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ha avvertito su ripercussioni non specificate, aggiungendo che “insultare” Putin è “inaccettabile”. Il leader supremo dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, ha definito Trump, Macron e May dei “criminali”, mentre la Cina ha reso noto di essere “contraria all’uso della forza” e ha chiesto un “ritorno al quadro del diritto internazionale”.

PER MERKEL RAID NECESSARI, GENTILONI: NESSUNA BASE ITALIANA UTILIZZATA – La cancelliera tedesca Angela Merkel ha definito i raid “necessari e appropriati”, mentre la Turchia ha accolto con favore la “risposta appropriata” di Stati uniti, Francia e Gran Bretagna, e Israele ha ritenuto giustificata l’iniziativa degli occidentali. La Nato ha espresso il proprio sostegno mentre il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto “moderazione in queste circostanze pericolose”.

Da parte sua, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni in una dichiarazione da Palazzo Chigi ha chiarito che nessuna base italiana è stata usata per l’attacco di stanotte. Gentiloni ha detto che l’Italia ha ribadito all’alleato Usa che la collaborazione e l’amicizia italiana “non poteva tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni dirette a colpire la Siria”. “A un secolo dalla fine della prima guerra mondiale”, ha però aggiunto, “non possiamo rassegnarci all’idea che le armi chimiche tornino ad essere utilizzate nei conflitti del nostro tempo”, “sono proibite da tutte le leggi” e “le conseguenze sulle vittime di queste armi atroci sono inaccattabili, non sono degne della nostra civiltà”.

(con fonte afp) Coa Red