Russia e Bulgaria pronte a rafforzare cooperazione energetica

Putin riceve Borissov: insieme per sicurezza energetica europea

MAG 30, 2018 -

Roma, 30 mag. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro bulgaro Boiko Borisov hanno espresso oggi la volontà di rafforzare la cooperazione energetica tra i loro due paesi, nonostante la sospensione da parte di Sofia del progetto del gasdotto South Stream, bloccato da Bruxelles.

“La Russia è un fornitore affidabile di idrocarburi in Bulgaria, forniamo il 100% del fabbisogno di gas naturale della Bulgaria”, ha detto Putin in una conferenza stampa dopo i colloqui con Borisov al Cremlino. “I flussi di transito degli idrocarburi russi passano attraverso il territorio bulgaro verso altri paesi dell’Europa sudorientale ed è possibile rafforzare la cooperazione in questo settore cruciale”, ha affermato Putin.

Mosca e Sofia saranno quindi in grado di “dare un contributo ancora più importante alla sicurezza energetica europea”, ha assicurato il presidente russo. Tuttavia, Putin ha ribadito il suo “rammarico” per l’abbandono del progetto del gasdotto South Stream, la cui “implementazione sarebbe stata molto vantaggiosa per la Bulgaria” e che ha causato al colosso russo Gazprom “perdite per circa 800 milioni di euro”.

L’oleodotto doveva collegare la Russia alla Bulgaria attraverso il Mar Nero, scavalcando l’Ucraina, prima di proseguire verso la Grecia e l’Italia, la Serbia, l’Ungheria, la Slovenia e l’Austria. Ma i preparativi per la sua costruzione in territorio bulgaro sono stati sospesi da Sofia nel 2014, sotto pressione di Bruxelles e Washington.

La visita di Borisov a Mosca arriva circa dieci giorni dopo la visita del presidente bulgaro Roumen Radev, che è stato ricevuto da Putin il 22 maggio a Sochi. Borisov ha anche annunciato di essere stato informato da Vladimir Putin che Mosca e Ankara “non sono contrarie” all’estensione alla Bulgaria del gasdotto TurkStream, che mira a rafforzare i rifornimenti in Turchia e a trasformarla in un paese di transito verso il Sud dell’Unione europea, ancora una volta per aggirare l’Ucraina.

(fonte afp)