Mattis duro con la Cina: nel Mar cinese meridionale intimidisce i vicini

Discorso duro al Dialogo di Shangri-La

GIU 2, 2018 -

Roma, 2 giu. (askanews) – Il segretario alla Difesa Usa Jim Mattis è partito oggi all’attacco della Cina e delle sue attività militari nel Mar cinese meridionale, un’area del Pacifico la cui sovranità e contesa da diversi paesi. Secondo il capo del Pentagono, che ha parlato nella conferenza di sicurezza del Dialogo di Shangri-La a Singapore, il rafforzamento militare cinese in quel mare – di cui Pechino rivendica circa l’80 per cento – è volta a intimidire i vicini.

Mattis ha spiegato che la Cina ha dispiegato nell’area, dove ha costruito isole artificiali, missili anti-nave, missili terra-aria, jammer elettronici e altri sistemi d’arma avanzati. Inoltre ha dislocato bombardieri pesanti nell’Isola di Woody, che fa parte dell’arcipelago delle Paracel.

“Nonostante la Cina affermi il contrario, il dispiegamento di questi sistemi d’arma è collegato direttamente all’uso militare con lo scopo d’intimidazione e coercizione”, ha affermato Mattis. Il ministro della difesa americano, inoltre, ha criticato il presidente cinese Xi Jinping per aver rinnegato la promessa fatta nel 2015 alla Casa bianca che non ci sarebbe stata una militarizzazione cinese di quell’area marittima.

Il discorso di Mattis, il secondo a questo summit da quando è segretario alla Difesa, è stato prevalentemente incentrato sul fatto che l’America è nella regione Asia-Pacifico per restarci e sull’invito agli alleati di affidarsi ancora a Washington piuttosto che allinearsi alla Cina.

Ma il messaggio viene in un momento delicato dei rapporti tra gli Usa e i suoi alleati regionali e non, a causa dell’offensiva che il presidente Donald Trump ha lanciato sui dazi e che colpisce pesantemente anche loro. In particolare quelli sui metalli.

(Fonte Afp)