Cina, sciopero camion contro caro-gasolio e logistica tipo Uber

Una piattaforma ha creato un sostanziale monopolio

GIU 15, 2018 -

Roma, 15 giu. (askanews) – Sta conquistando un’insolita visibilità, in Cina, un grande sciopero degli autisti dei camion di lunga di stanza che negli ultimi giorni è riuscito a creare lunghe code sulle strade in una decina di città, tra le quali Shanghai e Chongqing. Gli autisti protestano contro l’aumento dei costi, a partire da quello del gasolio, ma anche contro una piattaforma web che ha riprodotto il sistema Uber nel campo della logistica.

A giudicare dai video pubblicati online, nel mirino della protesta è in particolare la piattaforma online del Gruppo Manbang, formata dalla fusione di due grandi piattaforme logistiche preesistenti, che ha di fatto creato un monopolio imponendo agli autisti condizioni capestro.

“Stiamo lottando per la sopravvivenza”, ha detto uno di questi autisti al South China Morning Post, chiedendo di restare anonimo. Le proteste – ha continuato – “non sono pianificate, non c’è una leadership o un’organizzazione”.

Secondo il ministero dei trasporti, in Cina ci sono 18 milionidi autisti di lunga distanza, ma altre stime parlano di oltre 30 milioni.

Il governo di Pechino ha tentato di dare una risposta, offrendo agli autisti l’apertura di strutture di accoglienza per gli autisti, fornite di diversi comfort, ma la cosa non ha convinto i dimostranti.