Avramopoulos: non vogliamo una Guantanamo per migranti

Commissario Ue: cerchiamo di istituire centri smistamento dignitosi

GIU 21, 2018 -

Roma, 21 giu. (askanews) – L’Ue sta lavorando con le agenzie delle Nazioni Unite per istituire centri di accoglienza e smistamento per migranti nel Nordafrica e in altri paesi, ma ha insistito di non voler creare una “baia di Guantanamo per i migranti”.

La Commissione europea intende sottoporre al Consiglio Ue di fine giugno a Bruxelles una bozza di accordo che protegga pienamente i migranti soccorsi in mare. “Voglio essere molto chiari su questo – ha detto in una conferenza stampa il commissario per la migrazione Dimitris Avramopoulos – sono assolutamente contrario a un Baia di Guantanamo per i migranti. Questo è qualcosa che va contro i nostri valori europei”. Gli Usa hanno cominciato a usare la loro base navale nella baia di Guantanamo, a Cuba, per detenere in condizioni disumane gli indagati per terrorismo dopo l’attacco alle Torri gemelle del 2001, provocando indignazioen globale.

“Stiamo valutando insieme con l’Oim e l’Unhcr come coinvolgere ulteriormente i paesi del Nord Africa nelle discussioni su programmi di sbarco regionali”, ha detto Avramopoulos.

L’UE sta già collaborando con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni e con l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati per aiutare i migranti nei centri di detenzione in Libia a ritornare nei paesi nell’Africa sub-sahariana. Avramopoulos ha affermato che le agenzie delle Nazioni Unite garantiranno che i rifugiati in fuga da guerre o persecuzioni possano stabilirsi in Europa, mentre i migranti economici saranno rinviati a casa con dignità e con risorse sufficienti per ricominciare la loro vita.

Oltre ai paesi nordafricani come la Tunisia, Bruxelles sta considerando anche paesi non Ue in Europa, come ad esempio l’Albania. Ma Avramopoulos ha precisato che non è arrivata “alcuna offerta formale” da ipotetici paesi ospitanti poiché l’Ue sta ancora mettendo a punto il funzionamento di questi centri.

“A mio modo di vedere, si dovrebbe arrivare ad un accordo tra i paesi del Mediterraneo per garantire alle persone la protezione di cui hanno bisogno e il trattamento dignitoso che meritano”, ha detto il commissario greco. “Ma questo vuol dire anche che salire su una barca non significa un biglietto gratis per l’Unione Europea”, ha aggiunto Avramopoulos.

I leader dell’UE discuteranno dei “centri di smistamento” in un vertice del 28-29 giugno, cercando al contempo di rafforzare le proprie frontiere esterne. Domenica è previsto un mini-summit a Bruxelles tra un gruppo ristretto di paesi per cercare di superare lo stallo sulla riforma di Dublino, le norme sull’asilo che stabiliscono che la richiesta d’asilo dei migranti debba essere vagliata nel paese in cui arrivano. Italia e Grecia lamentano di essere state lasciate sole a gestire la situazione e a pagarne il prezzo in termini economici e sociali. (con fonte afp)