Nicaragua, vescovi in processione in roccaforte opposizione

Prelati: qui per evitare altri massacri

GIU 22, 2018 -

Roma, 22 giu. (askanews) – I vescovi del Nicaragua sono entrati nella roccaforte dell’opposizione di Masaya, in uno spettacolare segno di solidarietà con i residenti minacciati da un “massacro” nella città sotto attacco da parte delle forze del presidente Daniel Ortega.

Migliaia di persone si sono riversate per le strette strade della città per vedere diversi importanti venscovi impegnati in una processione dietro una statua di Cristo. I prelati, impegnati in una mediazione finora inefficace, hanno detto di andare a Masaya “per impedire un altro massacro, dare conforto e pregare con la nostra gente”.

La città a sud della capitale Managua, una volta roccaforte della rivoluzione sandinista dalle cui fila arriva anche Ortego, è diventata l’epicentro di due mesi di proteste antigovernative che sono costate già 191 vite.

Il vescovo ausiliario di Managua Silvio barz ha chiesto alal folla di non farsi giustizia da sola, di “non imitare questi comportamenti e atti criminali” commessi dalle forze governative. “Non vogliamo altri criminali in Nicaragua”, ha detto Baez, un duro critico del governo. “Voglio ricordarvi uno dei comandamenti: non uccidere”. E ha aggiunto: “Ai cecchini, a Daniel Ortega e Rosario Murillo: basta morti!”

Ortega, un tempo leader della rivoluzione sandinista di sinistra, è stato al potere tra il 1979 e il 1990. E’ tornato alla presidenza nel 2007 e ora sta svolgendo il suo terzo mandato. Murillo, invece, è la moglie di Ortega e vicepresidente. Ha dichiarato che suo marito “è impegnato a schiacciare questa ondata di terrorismo, crimini di odio, rapimenti, minacce e intimidazioni”.

(Fonte Afp)