Russia, membro Pussy Riot in ospedale: per parenti è avvelenamento

Pyotr Verzilov incosciente in terapia intensiva

SET 14, 2018 -

Mosca, 14 set. (askanews) – Pyotr Verzilov, attivista del gruppo di protesta russo Pussy Riot ricoverato in ospedale martedì in gravi condizioni, è ancora in rianimazione. Lo ha dichiarato la sua compagna, che ha parlato senza mezzi termini di un avvelenamento.

“È davvero un avvelenamento, con qualche sostanza tipo l’atropina. Probabilmente un sovra dosaggio”, ha dichiarato Veronika Nikulshina, anche lei membro del gruppo ‘dissidente’, a un sito di informazione. “Non è qualcosa di facile da espellere” dal corpo umano, ha aggiunto Elena Verzilova, la madre di Verzilov, anche lei intervistata dal portale Meduza.

L’atropina è una sostanza organica che può essere usato come farmaco, in particolare per combattere i sintomi di agenti neurotossici. Ricoverato in ospedale da martedì, Verzilov ieri è stato trasferito in terapia intensiva in un ospedale del centro di Mosca, l’Istituto Sklifossovsky. Secondo i suoi parenti, citati da Meduza, Verzilov non è cosciente.

Nel febbraio 2017, l’oppositore Vladimir Kara-Murza, che coordinava le attività in Russia del movimento Open Russia, entrò in coma per intossicazione da “sostanza sconosciuta”, secondo il suo legale.

(fonte AFP)