Cina cede a proteste: non consentirà commercio corni rinoceronte

Rimandato anche l'allentamento del divieto per le ossa di tigre

NOV 13, 2018 -

Roma, 13 nov. (askanews) – La Cina ha deciso di mantenere per il momento il divieto di commercializzazione di ossa di tigre e di corno di rinoceronte, cedendo così alle proteste dei gruppi ambientalisti. Lo scrive la Bbc.

A ottobre il governo aveva annunciato un allentamento del divieto imposto nel 1993 su questi prodotti in modo da consentirne l’uso a scopi scientifici, medici e culturali. Sono infatti materiali molto apprezzati nella medicina tradizionale cinese.

Il vicesegretario generale esecutivo del Consiglio di Stato cinese, cioè del govenro, Ding Xuedong ha annunciato in un comunicato che i “regolamenti per la realizzazione” del nuovo bando allentato “sono stati rimandati dopo uno studio”. E ha rivendicato i successi “riconosciuti dal mondo” da parte di Pechino in ambito ambientale.

Il WWF ha commentato positivamente la decisione di non procedere con la revoca del divieto: “Una risposta positiva alla reazione internazionale”. Consentire il commercio anche da animali in cattività di quelle parti “avrebbe avuto un impatto devastante sulle popolazioni di rinoceronti e tigri selvatiche”.