Ucraina, perquisita residenza di primate ortodosso legato a Mosca

Nel pieno delle nuove tensioni tra Russia e Ucraina

NOV 30, 2018 -

Kiev, 30 nov. (askanews) – Le forze di sicurezza ucraine hanno perquisito oggi la residenza del superiore di un importante monastero ortodosso di Kiev, legato al Patriarcato di Mosca. Iniziativa che avviene nel pieno della crisi scoppiata tra Russia e Ucraina nello stretto di Kerch, con il presidente ucraino Petro Poroshenko che ha ammonito sulla “minaccia di una guerra totale” con la Russia.

Il mese scorso il Patriarcato di Costantinopoli ha riconosciuto una Chiesa ortodossa ucraina indipendente, mettendo fine a 332 anni di tutela religiosa russa e spingendo la Chiesa ortodossa russa a rompere i propri rapporti con Costantinopoli. Una parte dei fedeli ucraini rimane però fedele alla Chiesa ortodossa legata a Mosca, che ha espresso preoccupazione per il trattamento riservato ai monasteri sotto il proprio controllo, come quello delle Grotte di Kiev, attuale residenza del primate dipendente dal Patriarcato di Mosca.

“In questo momento, i servizi di sicurezza stanno facendo indagini con il superiore del monastero delle Grotte di Kiev, il metropolita Paul”, ha detto alla stampa un alto funzionario della sicurezza, Igor Guskov, precisando che si trattarebbe di un’indagine per “violazione dell’uguaglianza dei cittadini a prescindere da razza, nazionalità, credo religioso” e “incitamento all’odio religioso”.

“Le autorità ucraine hanno cominciato con le loro ‘misure attive’ per garantire la riunificazione ‘volontaria’ degli ortodossi ucraini”, è stato il commento dell’arciprete Nikolay Balachov, alto esponente della chiesa russa, citato da Interfax.

(fonte Afp)