Da oltre 150 Paesi sì a patto su migranti, Onu: non cedere a paura

Merkel: "Chiaro impegno per il multilateralismo"

DIC 10, 2018 -

Marrakech, 10 dic. (askanews) – Oltre 150 Paesi hanno approvato oggi il “Patto mondiale per una migrazione sicura, ordinata e regolare”, nella conferenza in corso in Marocco, nonostante defezioni e obiezioni di diversi Stati, tra cui l’Italia. Il prossimo 19 dicembre, l’Assemblea generale dell’Onu adotterà una risoluzione che ratificherà formalmente l’intesa, frutto di quasi due anni di negoziati.

“Non dobbiamo cedere alla paura”, è stato l’appello lanciato dal Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, prima dell’adozione del testo volto a rafforzare la cooperazione internazionale nella gestione dei flussi migratori. Guterres ha anche denunciato le “tante bugie” su un accordo definito una “roadmap per evitare sofferenze e caos” che non viola la sovranità degli Stati. Perchè si tratta di un’intesa “non legalmente vincolante”, ha rimarcato, “una cornice per una cooperazione internazionale… che riafferma il principio della sovranità degli Stati”.

Un’appassionata difesa del Global Compact è arrivata da Marrakech anche dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che ha sottolineato come si tratti un “chiaro impegno per il multilateralismo”. Ricordando “l’incredibile sofferenza causata all’umanità” dalla Germania nazista, Merkel ha sottolineato che allora “la risposta al nazionalismo fu la creazione delle Nazioni Unite e l’impegno per ricercare insieme le risposte ai nostri problemi comuni”. Il patto adottato oggi, ha proseguito, punta a prevenire, piuttosto che a incoraggiare la migrazione illegale.

Ma diversi Paesi hanno contestato il Global Compact. Se gli Stati Uniti si sono ritirati già durante la fase negoziale, nel dicembre 2017, otto Stati – Australia, Repubblica Dominicana, Austria, Lettonia e i quattro di Visegrad, Ungheria, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia – hanno abbandonato il processo Onu pur avendo approvato il testo il 13 luglio scorso a New York, stando a quanto riferito dalla rappresentante speciale Onu per la migrazione, Louise Arbour. Altri sette Paesi, tra cui l’Italia, sono invece ancora impegnati in consultazioni interne.

L’amministrazione di Donald Trump è tornata a criticare, venerdì scorso, il Global Compact, bollandolo come “un tentativo da parte delle Nazioni Unite di far avanzare la governance globale a spese del diritto sovrano degli Stati”. Ma nonostante critiche e defezioni, oggi Guterres si è detto fiducioso sui prossimi passi del processo a fronte della “risposta data da più di 150 paesi” convenuti a Marrakech.

Stando ai dati Onu, sono circa 258 milioni le persone mobili e migranti nel mondo, ovvero il 3,4% della popolazione mondiale. Oltre l’80% dei viaggi tra paesi è legale; dal 2000 a oggi sono oltre 60.000 le persone morte nei viaggi intrapresi lungo rotte migratorie clandestine.

(fonte Afp)