Cina, membri Politburo costretti a fare autocritica

Con Xi Jinping tornata in auge una pratica del passato

DIC 27, 2018 -

Roma, 27 dic. (askanews) – Alcuni dei più alti esponenti del Partito comunista cinese sono stati costretti a subire una sessione di autocritica, una pratica che richiama la Cina di altri tempi. Lo si è appreso dai media di stato di Pechino.

L’autocritica è uno strumento che è stato molto in voga all’epoca del fondatore della Repubblica popolare cinese, Mao Zedong, e in particolare durante il periodo della Rivoluzione culturale. Ma con la presidenza di Xi Jinping questo strumento sembra di nuovo essere tornato in auge, con l’obiettivo di rafforzare la disciplina di partito.

A membri del Politburo, il sancta sanctorum del potere cinese, “è stato chiesto di fare critica e autocritica alla luce della loro esperienza di lavoro”, in una riunione che si è tenuta ieri e oggi, secondo quanto riferisce l’agenzia di stmapa Xinhua. E’ stato inoltre loro chiesto conto di come abbiano assunto “l’iniziativa di implementare le istruzioni di Xi e le politiche e regole chiave del Partito”, segnala ancora la Xinhua.

(Fonte Afp)